Nell'infinito
panorama di manga e anime ultimamente viene segnalato esserci un problema
dilagante: l'estrema carenza di modelli femminili degni di questo nome.
Che i giapponesi abbiano qualche difficoltà ad inquadrare una donna come si
deve non se ne fa un mistero, ma è giusto dire che quasi tutti sono soliti
usare stereotipi per fare prima, che si tratti di donne o uomini. Quindi la
situazione mi sembra abbastanza equa da entrambe le parti. Il tutto sta al
talento e alle intenzioni dell'autore.
Tra eroine
shojo piagnucolone prive di spina dorsale e donnine procaci degli ecchi
sottomesse al fanservice più becero, spunta ogni tanto un raggio di luce a
ricordarci che non si può sempre fare di tutta l'erba un fascio.
Ed è per
provare questo modo dire che oggi ho riunito i miei venti personaggi
femminili degni di nota che faranno ricredere voi diffidenti incalliti.
Andiamo a vedere cosa ci combinano di bello ogni tanto questi giapponesi...
Akashi
(Tatami Galaxy)
Akashi è la protagonista femminile di Tatami Galaxy, sogno romantico e irragiungibile del protagonista maschile, Watashi. Frequenta l'università nel dipartimento di Ingegneria e fa parte del circolo Birdman, una sorta di associazione dove i componenti tentano di costruire una macchina volante. Di solito le affidano quasi sempre compiti importanti e la cosa che le riesce meglio è tenere a bada le persone malintenzionate. Con un solo sguardo riesce a freddare chiunque, cosa che però molte volte le impedisce di far avvicinare a lei i ragazzi. Se non è ispirata o se la cosa non le interessa è anche difficile che riesca a tenere una normale conversazione con qualcuno, ma non lo fa assolutamente apposta. L'unico suo punto debole sono le falene, verso cui prova una paura irrazionale e che minano la sua perfetta immagine di roccia imperturbabile. Non si capisce se sia innamorata del protagonista, ma durante tutta la serie la si vede impegnata a cercare di mandargli un preciso messaggio, che non sarà chiaro fino all'ultimo episodio. In modo molto sottile ci accorgiamo che attorno a lei ruota praticamente tutta la serie e che Akashi rappresenta l'unica possibilità di cambiamento per Watashi, eternamente intrappolato nel suo loop temporale.
Bulma
(Dragon Ball)
Cosa posso
dire su di lei? La conoscete praticamente tutti. C’è chi la ama e c’è chi la
odia, ma Bulma rimane pur sempre una delle figure femminili più famose di
sempre. Vanta diversi difetti, come l’essere petulante, approfittatrice e quasi di nessuna utilità in battaglia,
eppure se devo pensare ad una tipa tosta mi vien da pensare a lei. Parte da sola alla ricerca delle sfere del drago (ma a quanti anni tra l'altro?) con un dispositivo localizzatore creato ad hoc e con un'altra marea di aggeggini tutti di sua invenzione. Dove gli altri cercano le soluzioni utilizzando i muscoli, lei lo fa con l'intelligenza che le ha dato in dono madre natura: praticamente tutto il reparto tecnologico della serie è curato da Bulma. L'unico suo punto a sfavore è che alla fine sposa un carciofo e comincia a invecchiare, ma si sa che mano a mano tutti i personaggi si perdono.
Chise
(Lei, l'arma finale)
Se parliamo di Chise forse è meglio scordarsi quasi tutti gli aggettivi che definiscono forte di carattere una donna...ma forse è anche un po' sbagliato farlo. Personaggio estremamente poliedrico, con tutti i cambiamenti che interessano il suo corpo e la sua mente Chise può diventare veramente difficile da inquadrare. Parte come una ragazza imbranata, paurosa, piagnona e ingenua e lo resta in sottofondo per quasi tutta la serie, affiancando a questi lati deboli una crescente attitudine al comando e alla voglia di distruggere tutto ciò che la circonda. La trasformano in una specie di cyborg ultradotato e inevitabilmente la piccola Chise è costretta ad apportare diverse modifiche al suo modo di fare: l'evolvere del suo carattere è una continua lotta fra la sua indole pacata e una nuova coscienza inumana e superiore che col tempo sembra prendere possesso delle sue azioni. Dalla sua condizione di "arma finale" comincia a compatire gli umani e riesce a vedere fra le pieghe della guerra tutta la miseria di cui è responsabile. Fra i tanti suoi aspetti umani che mano a mano si sgretolano, rimane intatto il suo amore per Shuji. Lotterà fino alla fine per mantenerlo e si ritroverà a metterlo al di sopra della salvezza del pianeta.
Haruhi Fujioka
(Ouran Host
Club)
Mi piace considerare Haruhi
come l’antitesi dell’eroina shojo e non credo di essere molto lontana dalla
verità. Già protagonista di una serie piacevolmente diversa dal solito, diciamo
che fa quasi fatica a mostrare emozioni e che probabilmente le sfuggono diverse
consuetudini del vivere sociale, ma le rimane comunque il pregio di non
avere perennemente gli ormoni che le regolano il cervello. E’
circondata da uno stuolo di bei giovini, come nella migliore tradizione
del genere harem al femminile, ma nonostante tutto si guarda bene dal fare la
gallina prima con uno e poi con l’altro. Vorrebbe solo riuscire a studiare e a diventare un avvocato come la madre, ma a causa di questo è costretta a trascurare quasi tutte le distrazioni. I sei ragazzi dell’Host Club a
tratti la inquietano e molte volte le stanno fra i piedi, ma riescono a mostrarle come divertirsi e quasi tutti ad instaurare un rapporto di amicizia che non per forza deve sempre sfociare nell'amore.
Haruhi Suzumiya
Haruhi
Suzumiya e la sua serie hanno avuto un successo spaventoso e ormai sul web
vanta un ben nutrito gruppo di fan. Un personaggio completamente padrone, che
governa tutto e tutti. Se fate parte della sua serie è probabile che per voi lei sia una sorta di Dio, anche se non avete modo di saperlo. Sempre iperattiva, intraprendente e sveglia, un ciclone su due gambe che trascina tutto e tutti nelle sue idee strampalate, senza possibilità di rifiuto. Fonda uno dei circoli scolastici più campati per aria che esistano e nonostante tutto riesce sempre a trovarsi qualcosa da fare, ovviamente trascinandosi dietro i suoi sfortunati membri. Molto spesso è insoddisfatta ed è per questo che non riesce a stare mai ferma. Le cose ordinarie la annoiano e il mistero e l'ignoto la eccitano: se venisse a sapere di cosa è capace in realtà, già me la immagino a fare i salti di gioia e giù subito a progettare la conquista del mondo.
Ikoro
(Un frammento di te)
Cambiamo registro con Ikoro, calmiamo i toni, ma non abbassiamo le aspettative. Principessa di un regno in rovina, che in poco tempo sarà sepolto dalla neve, Ikoro è una ragazzina con un quoziente intellettivo altissimo, più che altro perchè ha passato praticamente tutta la vita a leggere libri. Non può definirsi esattamente privilegiata: i suoi genitori sono scomparsi e lei vive in una baracca con una vecchia tata e con il fratellino cieco. Ogni giorno va a scuola e nel pomeriggio lavora nei palazzi di fantomatici "politici" (che ora governano il paese) pulendo loro le scale e facendo i servizi di casa. Un mondo dove le cose per le principesse funzionano al contrario, dove letteralmente i sovrani sudano sangue e lacrime per il loro popolo e sono costretti ai lavori più umili. Nel regno di Ikoro non si è mai visto il sole e la cosa che lei vorrebbe di più è riuscire a trovarlo, per riportare la prosperità in un luogo immerso nel gelo. Piange un minuto sì e l'altro pure, ma per una volta c'è una giustificazione alle sue lacrime: le manca letteralmente un' emozione e per questo anche quando vorrebbe ridere riesce solo a piangere. E' una bambina non ancora cresciuta che si fa carico di responsabilità più grandi di lei. Parte come una codarda, ma evolve presto in un personaggio sicuro di se e dignitoso. Il paese la prende a bastonate, ma lei lotta per proteggerlo e gli dona tutta se stessa; arriva a sacrificarsi più volte per gli altri anche se è tormentata costantemente dalla paura.
Izumi Curtis
(Fullmetal Alchemist)
Ripetiamo
tutti insieme: Izumi Curtis è una donna forte e bellissima. Ripetetelo ancora,
se non volete rischiare di essere fatti a pezzi. Penso a lei un po’ come al
Chuck Norris di Fullmetal Alchemist; tutti ne hanno paura per via
della forza
spaventosa e non ci sono storie: se Izumi vi prende per voi è finita.
Un’alchimista
di tutto rispetto, donna determinata e maestra severa e autoritaria. Non
si fa
mettere i piedi in testa da nessuno e non si fa scrupoli a lasciare due
ragazzini su un'isola deserta a morire di fame. In tutto questo, riesce
ad essere anche una moglie amorevole e devota al proprio compagno. Lei e
il marito Shigu sono una delle coppie più belle e azzeccate che mi sia
mai capitato di vedere, cosa che, a guardarli, proprio non sembrerebbe.
Perde un bambino per un caso sfortunato e nel tentativo di riaverlo
attua una trasformazione umana che le porta via alcuni organi interni.
Rimane debilitata nel fisico e sputa sangue ad intervalli regolari, ma nonostante tutto rimane comunque un'incontrastata forza della natura. Izumi è uno di quei personaggi che spuntano fuori raramente, ma che quando lo fanno, lasciano il segno.
Kakuka Fura
(Sayonara Zetsubou Sensei)
Del
professor Itoshiki Nozomu abbiamo parlato precedentemente, delle sue allieve
invece potremmo parlare, ma probabilmente faremo notte. Per ovviare a questo
problema ho deciso di scegliere la principale e piazzarla in lista, poiché la
trovo un personaggio con molto potenziale. Dico potenziale non a caso, perché parte
benissimo, ma gli autori sembrano scordarsela nel corso della serie, impegnati come sono a gestire tutta una
manica di psicopatiche. Kafuka Fura come le sue compagne ha il nome
particolare, che nel suo caso starebbe a ricordare lo scrittore Franz Kafka, ciò che di più lontano possa esserci dalla
concezione di questo personaggio. Sempre ottimista e soddisfatta, Kafuka è
la prima alunna che impedisce al professor Itoshiki di compiere il suo
suicidio, tentando di illustrargli malamente le bellezze della vita. Gli
angoli delle sue labbra non sembrano essere capaci di scendere verso il basso e
i suoi occhi guardano chiunque con un’euforia maniacale. Sempre felice e
contenta, anche troppo, tenta di
trasmettere il suo modo di vedere rose e fiori anche ai più depressi, ma
ottiene solo l’effetto di inquietarli o spaventarli. Se guardate attentamente
nel profondo delle sue pupille vi accorgerete di una nascosta indole malefica.
Lain Iwakura
(Serial Experiment Lain)
Lain è un po’
un personaggio che non è un personaggio. Difficile da inquadrare, poiché non
siamo nemmeno sicuri che sia un essere umano, ma è la ragione principale per cui quella di cui fa parte è una delle mie serie preferite. Una ragazzina apparentemente come tutte le altre, magari solamente un po' troppo addormentata e che cade continuamente dalle nuvole. Si scopre avere multiple personalità e in particolare una che fa parte del Wired, un mondo simile alla rete internettiana. A volte misteriosa ed impenetrabile, si fonde talmente tanto con la rete da perdere definizione. Lain è un po' come Chise, perennemente in bilico fra la sua prima personalità e un'altra natura inumana di cui non sa nulla. Per quanto il suo design possa sembrare dolce, in realtà riesce ad essere inquietante come pochi in determinati punti della storia che lo richiedono.
Mari Kusanabe
(Tokyo Magnitude 8.0)
Mari è una
donna vedova, con una figlia piccola a carico e che vive insieme alla madre.
Lavora come fattorina e fa consegne con la sua moto. Durante un terremoto che
sconvolge l’intera città di Tokyo si ritrova lontana da casa, senza notizie
della sua famiglia e impossibilitata a tornare indietro. Nonostante tutto
decide senza esitazioni di farsi carico del destino di due bambini sconosciuti,
anche loro lontani da casa, soli e spaventati. Ritarda il ritorno dalla figlia
più e più volte per aiutarli e salva loro
le chiappe parecchie volte. Una persona di buon cuore, esemplare, e che di
sicuro vi farebbe comodo incontrare durante un disastro. Non vi abbandonerebbe
per nulla al mondo.
Miranda Lotto
(D. Gray Man)
Se Izumi è
il Chuck Norris di Fullmetal Alchemist, direi che Miranda è di sicuro il Neville Paciock di D. Gray Man.
Quasi unico personaggio femminile protagonista dopo quella lagna stratosferica di Linalee, Miranda è una donna
pasticciona ed estremamente sfortunata. Cambia lavoro da un giorno all’altro
perché viene sistematicamente licenziata per i disastri che combina e nel suo
quartiere la credono una specie di iettatrice. Passa una vita ad essere
sottomessa dal suo prossimo, ma un giorno scopre di avere poteri speciali e di
essere predestinata ad un futuro più grande. Prende coraggio e abbandona la sua
misera condizione, scendendo in guerra e
sacrificandosi continuamente per i suoi compagni. Un personaggio che evolve
col tempo, mostrandoci come anche un
codardo possa sempre trovare dentro di se la forza per reagire alle difficoltà.
Nakiami
(Xam’d Lost Memories)
Il nome di questo personaggio già basterebbe a farmela stare simpatica: Nakiami viene da "Naki yame", ovvero non piangere, cosa che il più delle volte non può che farmi piacere, dato che le protagoniste femminili hanno la tendenza a trasformarsi in fontane ambulanti. Fa parte di una specie di gruppo di postini ed è stata tipo adottata dal loro capo, che poi le ha anche dato il suo nome. Seria e composta, Nakiami è spesso impegnata a far ragionare o togliere dai casini il protagonista, cosa che le fa subito guadagnare l'ambito titolo di "salvachiappe dell'ultimo minuto". Sa sempre il fatto suo e anche se sembra di carattere troppo chiuso, quando si lega veramente a qualcuno lo fa in maniera molto profonda. Ride molto poco, ma quando lo fa ha un sorriso dolcissimo. Vince con diecimila punti di scarto il confronto con la sua collega Haru, una piattola inutile e dannosa che alla fine della storia riesce anche a prendersi tutta la gloria e i meriti, secondo la legge del famossissimo potere della raccomandazione.
Nino
(Arakawa
Under the Bridge)
Se vi
piacciono i tipi un po’ strampalati, imperturbabili, con la testa sulle nuvole
ed estremamente imprevedibili, allora Nino farà al caso vostro. Una ragazza che vive sulle sponde del fiume Arakawa assieme ad un nutrito gruppo di disadattati sociali. Dice di venire da Venere e di essere un alieno essendone estremamente convinta; aiuta uno sconosciuto a venir fuori da una brutta situazione e successivamente ne fa il suo ragazzo, trascinandolo nell'assurdo mondo in cui vive. Veste sempre con una tuta da ginnastica della scuola, ma non si assolutamente nulla di lei e della sua vita. A volte riesce ad esprimersi in maniera assurdamente sincera e a dire cose che ad una persona normale non verrebbero mai in mente. Dato che oggi sono in vena di similitudini e quelle su Harry Potter non me le faccio mai mancare, direi che per inquadrare Nino potete tranquillamente pensare a Luna Lovegood.
Olivier Armstrong
(Fullmetal Alchemist)
Direi che è appurato che Fullmetal Alchemist di donne ne sforna di belle
toste e Olivier Armstrong non fa certo eccezione. Generale maggiore
delle forze armate di Briggs - un avamposto immerso nel freddo e nella
neve - governa a manetta i suoi sottoposti e non tollera tentennamenti o
debolezze. Di carattere indipendente, forte e volitivo, tutti i i suoi
uomini si fidano ciecamente del suo giudizio e pendono praticamente
dalle sue labbra. Briggs è la sua casa, lì comanda lei e nessuno può permettersi di ficcare il naso nei suoi affari oppure osare contraddirla. Ottima stratega e donna instancabile: è praticamente un mostro in combattimento e nell'uso della spada; lei
e Izumi sembrano fatte quasi della stessa pasta e infatti al loro primo
incontro si può osservare la nascita di una sincera e spontanea
amicizia. Le due si rispettano a pelle e insieme possono diventare devastanti.
Oscar Francois de Jarjayes
(Lady Oscar)
Giuro che non scriverò nulla. Proprio nulla. Lei, Oscar, il personaggio donna per eccellenza, l'unica e sola. Punto.
(Bleach)
Ci sono altri personaggi di Bleach degni di nota e ci sono altri che sinceramente vorremmo dimenticare, ma Rukia rimane il mio preferito, con tutti i suoi alti e bassi. L'adoro per diversi motivi, ma il primo credo che sia per i suoi disegni stupidi. Inizia benissimo la serie apparendo come un personaggio con gli attributi, dura e imperturbabile, anche se in poco tempo si scopre essere ben più malleabile e comica di quel che sembra. Adoro la Rukia del primo arco narrativo, quella che guida Ichigo contro gli Hollow e che tiene con lui discussioni inutili indimenticabili. Nel secondo arco narrativo viene fatta prigioniera e comincia a diventare parecchio emo, ma nonostante tutto conitnuo ad amarla. Risalta innanzitutto per la sua differenza con Orihime, personaggio inutile che non alza mai il culo per fare qualcosa e piange a comando.
Sana Kurata
(Kodomo no Omocha)
Dell'esplosiva Sana (o Rossana) sanno un po' tutti. L'altra volta parlavo di Akito/Eric come personaggio maschile degno di nota; oggi ho deciso di scegliere lei. Quando trasmettevano il suo cartone al pomeriggio io ero lì davanti alla tv attaccata come una cozza a guardarlo e grazie a lei mi facevo un mare di risate. Una giovane attrice in erba (credo che più che altro nella versione originale fosse considerata come un'idol, senza però i risvolti zozzi che spesso hanno queste figure) si destreggiava fra gli impegni e la scuola, grazie alla sua particolarità di essere un vulcano iperattivo. Sana in tutto questo trovava anche il tempo di escogitare piani assurdi per mettere in ridicolo il suo nemico naturale, Akito, neanche a dirlo uno più stupido dell'altro. Parlava spesso da sola e quando era frustrata improvvisava balletti e canticchiava canzoni rap inventate da lei. Più avanti si riscopre anche un'imbranata cronica sulle questione amorose e ci mette più della metà della serie per capire di avere una cotta. Molte volte le ho dato della stupida, ma in fondo l'ho sempre amata per il suo essere così adorabile e piena di vita.
Saki "Hana" Hanajima
(Fruits Basket)
Ho riflettutto a lungo se a questo punto inserire Toru, oppure inserire Hana. Alla fine ho scelto Hana perchè Toru sembra provocare a molti un'overdose di zuccheri, cosa che non ha risparmiato anche me verso la fine. Tacciata da tutti come una specie di strega, Saki, detta "Hana", è un tipo che di sicuro non vi farebbe piacere avere contro. Fin da piccola ha sempre avuto la strana capacità di poter sentire le "voci dei cuori" delle persone e per questo si è sempre rinchiusa in se stessa. Perseguitata dagli altri per le sue stranezze, un giorno ha desiderato in maniera particolarmente forte la morte di un suo compagno di classe e questi è finito all'ospedale. Sentendosi in colpa, da quel giorno ha cominciato a vestire di nero in segno di espiazione e contemporaneamente si è donata un look figo che non passa mai di moda. Sembra che sia davvero in grado di usare delle "onde psichiche" per danneggiare le persone ed è vero che ha una sensibilità fuori misura. La sua indole in realtà è innocua ed è una gran fissata col cibo. Nel corso della serie è uno dei personaggi che mi fa più ridere, è anche uno dei più saggi. Adesso Hana accetta la sua condizione in maniera spensierata e leggera, ma non si fa mai mancare un'intimidatina di rito verso le persone che danno fastidio alle sue migliori amiche. Se state sostenendo una conversazione con lei e pretendete di aver ragione, lasciate perdere, non l'avrete mai.
Yukino Miyazawa(Le situazioni di Lui e Lei)
Yukino Miyazawa, non ci giro intorno, è da sempre il mio mito. Un'eroina shojo originale e dal carattere indimenticabile, che col suo modo di essere mi ha conquistata a 14 anni e continua a farsi ammirare tutt'ora. Una studentessa modello dai modi delicati e dalla personalità gentile. Tutti a scuola la ammirano e vorrebbero essere come lei; i compagni le chiedono consiglio e i professori sono fieri di averla nella loro classe. Se non fosse che in realtà Yukino è una persona pigra, approfittatrice, venale e arrivista, ma affamata di lodi ed estremamente intelligente. Vuole essere la prima e vuole essere ammirata, nessuno potrà fermare la sua ascesa a parte forse un ragazzo della scuola che sembra essere intelligente quanto lei...
Yukino si finge ciò che non è solo per farsi apprezzare dagli altri, ma inevitabilmente cambierà quando sarà l'amore a farla ragionare. Parte come un personaggio negativo ma anche in questa veste riesce a conquistare tutti con la sua intraprendenza e successivamente evolverà in una donna forte e sicura di se, dotata di una dignità infinita. Sa ciò che vuole e se lo prende, tenendo salde le redini della sua vita. Ama profondamente Arima e lo protegge, riuscendo a sanare le sue ferite e donandogli la possibilità di un futuro insieme, lontano dai brutti ricordi. Se siete amanti degli shojo e non avete letto le Situazioni di Lui e Lei, quindi non conoscete Yukino, direi che è il momento buono per iniziare.
Urumi Kanzaki
(GTO)
Kanzaki per me si è sempre guadagnata il titolo di casinista per eccellenza. Dentro GTO la sua presenza ravvivava l'ambiente e lo portava quasi su un piano surreale. Una ragazza fuori dall'ordinario con un Q.I. pari a 200 e che terrorizzava a morte tutti i professori della sua scuola. Le sue trovate spesso oltrepassavano il criminale, ma non potevo fare a meno di chiedermi cos'altro diavolo sarebbe stata in grado di progettare. La sua facciata è quella di una ragazza sorridente e allegra, ma a tratti mostrava una freddezza senza pari e un comportamento intimamente disturbato. Alla fine anche lei si scioglie come un ghiacciolo al sole, dopo aver fatto passare ad Eikichi i peggiori momenti della sua vita.
Nota: apprezzate questo post più del necessario dato che Blogger onnipotente aveva deciso che ieri non dovevo assolutamente postarlo .-.
Lady Oscar in assoluto, ma anche Sana e Yukino di Karekano sono due personaggi meravigliosi.
RispondiEliminaInfatti son quelle che più adoro! ;D
EliminaNon le conosco tutte (tipo Tatami Galaxy devo sempre decidermi a recuperarlo) ed escludendo le due in comune di cui ho già parlato da me (e su cui evito di ripetermi), vediamo un po' le altre.
RispondiEliminaAlcune le ho sempre reputate abbastanza insopportabili (tipo Chise, ma cavolo tesoro, ripigliati un'attimo, sei solo l'arma della fine del mondo XD), alcune sono dei grandi classici (tipo Bulma e Rossana, che devo sempre decidermi a rileggere), altri ancora sono parecchio di nicchia ma molto interessanti (come Nakiami, Hanajima e Miranda).
Kanzaki la adoro (è un bellissimo personaggio), Harui Fujioka mi sta simpatica (il suo manga è veramente divertente) e invece Harui Suzumiya la detesto, piccola despota prepotente XD
PS Hai fatto bene a metterne venti, è più corretto, io ho inserito un piccolo extra a fine lista con altri dieci ;-P
Beh, io ne volevo venti perchè altrimenti dovevo lasciarne fuori qualcuna e mi dispiaceva. Ma sì, poi lo abbiamo fatto anche per la parità dei sessi! XD
RispondiEliminaChise e Haruhi Suzumiya sono due odiate da molti, ma a me continuano a piacere :D Haruhi a volte avrei voluto legarla con le catene e Chise mi ha fatto alzare più volte gli occhi al cielo, ma mi piacciono anche per questo...perchè non sono personaggi totalmente positivi e per questo più "veri" di molti altri.
(Oddio, Haruhi sconfinava nell'assurdo, ma mi è sempre piaciuta la sua intraprendenza :D)
Recupera tassativamente Tatami Galaxy, a me è piaciuto tantissimo! XD