martedì 24 luglio 2012

Giorno 10 - Un manga che ti ha resa felice mentre lo leggevi


Quando leggo ci sono spesso diecimila emozioni tutte insieme che mi assalgono, dato che sono una che si fa trasportare facilmente. A meno che la storia non sia una pippa, nel qual caso mi assalgono noia, più noia e noia con patate.

 Parlare di un manga che mi ha resa felice è una cosa difficile, ma solo perchè tutti più o meno lo hanno fatto, in determinati punti della trama. Eppure, se proprio devo, scelgo Bakuman.
Ho sentito parecchie critiche sulla storia e sulla mole ragguardevole di dialoghi che scoraggiano molti, ma a me continua a piacere tantissimo. Ogni volta che lo compro, anche se magari non mi trovo dell'umore adatto per leggerlo, lo inizio a sfogliare e non mi stacco più finchè non finisce. I personaggi mi mettono adrenalina, la storia e gli eventi mi trascinano e alla fine mi ritrovo sempre con un bel sorrisone di soddisfazione per una determinata cosa che ho imparato o per un'opinione in cui mi sono ritrovata. All'inizio credevo di trattasse sempre della stessa storia su come fare a sfondare nei sondaggi, ma andando avanti a leggere gli argomenti si sono ampliati enormemente. Se siete interessati a sapere cosa si cela dietro il lavoro di un fumettista, che sia pure un mangaka d'oltreoceano, Bakuman fa di sicuro per voi. Spogliandolo di tutte le consuetudini dell'editoria giapponese, alla fine rimane visibile sempre lo stesso tema di fondo: l'amore per il racconto.
Bakuman tratta di diverse cose che mi interessano e di un mondo che mi affascina, quindi non posso che essere felice della sua esistenza.
Se a voi annoia o se i troppi dialoghi vi fanno addormentare è probabile che siate persone a cui i fumetti piace leggerli e non farli. Se poi volete essere autori e vi annoia lo stesso, oh, son gusti.


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