lunedì 20 agosto 2012

Giorno 28 - Il manga che vorresti non aver mai comprato

Devo dire che a leggere il titolo di questo post mi è venuta l'allegria: tutti i manga che vorrei non aver mai comprato sono riuscita a venderli felicemente durante la scorsa fiera.

Come a dire: ormai non sono più affar mio, dimentichiamo gli errori ecc.ecc.

Oggi dunque li ricordiamo, la loro memoria porta dolore, eppure non è più così vivido come prima.
Siamo andati avanti.



Mi ci è voluto un bel po' prima di mettermi in testa che io e la Yoshizumi siamo nemici naturali. Comprai questo Random Walk quando avevo all'incirca 13 anni, credo (quindi capirete che nella mia testa non ci giravano esattamente pensieri intelligenti) ma lo feci su consiglio di un'amica. Lei aveva comprato prima Marmalade Boy e le era piaciuto tantissimo; a me non era piaciuto neanche quello, ma ho voluto lo stesso provare. Non l'avessi mai fatto. Una storia senza capo ne coda, soporifera, insipida e con la protagonista più odiosa del mondo ( in linea con la sana tradizione delle odiose eroine shojo) Il titolo "Random" è davvero azzeccato: quello che succede dentro questo manga sono principalmente cose a caso. La cosa positiva è che sono solo sei numeri. E meno male!

Aridajie la Yoshizumi. Sempre a 13 anni, ho voluto darle un'altra possibilità, giusto perchè nel titolo c'era scritto "Streghe", che io per leggere più storie sulle streghe farei carte false. Ho preso una cantonata anche stavolta, neanche a dirlo. Che in questo manga non ci fosse alcun impegno, avrei dovuto capirlo già dal fatto che la protagonista in copertina era uguale a quella di Random Walk. Non vale la pena neanche riassumervi la storia: è una cosa senza arte nè parte. Senza sapore, proprio. La cosa che mi ha dato più fastidio, credo, era che l'autrice aveva messo in mezzo la ragazzina strega che viene dal mondo fantastico e nonostante tutto continuava ad ambientare i capitoli negli scenari scolastici, o nel vuoto, o nei fiorellini, o nelle bolle. Non c'era uno straccio di mondo immaginario che fosse degno di questo nome. Credo che sia da qui che è partito il mio odio per gli shojo idioti. Se non sapete disegnare altro oltre al banco di scuola, per quale arcano motivo vi imbarcate in cose più grandi di voi?


Di questo comprai un numero nel mezzo e continuai per circa altri cinque, prima di rendermi conto che avevo appena sbattuto il muso sulla mia prima opera fanservice. La trama di fondo e i disegni erano pure carini, ma le storie dei numeri che comprai era fatte un po' a caso. C'era un intero capitolo in cui uno dei personaggi cercava di avere le tette più grosse. Sinceramente imbarazzante. Tra l'altro fu anche la prima volta che vidi un seno nudo, cosa alquanto traumatizzante per la mia età di allora.

1 commento:

  1. Li ho letti tutti e tre e Maze abita ancora nella mia collezione! (serie completa)!
    Le altre due sono andate a mia sorella che ne ha approfittato per rivenderle ;-P
    Tutte schifezze (Maze, se non ricordo male, riguadagna qualcosa nel finale) XD

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