mercoledì 7 novembre 2012

L'apocalisse di Lucca + Bakuman Contest

Rubo la definizione da un video che ho visto oggi sul Lucca Comics and Games 2012, fiera massacrante ma notevolmente soddisfacente quest'anno. Mi dicono dalla regia che sono passate circa più di 180.000 persone per le vie della cittadina a questo giro ed essendoci stata di persona...beh, devo dire che un po' mi stupiscono certi numeri.
Devo ancora capire se questa fiera stia abbassando la mia effettiva percezione della folla ma facendo un attimo mente locale non mi è sembrato che si potessero essere superati i 150.000 dell'anno scorso. Certo, c'era gente in ogni dove ma ho avvertito di meno la sensazione di essere schiacciata ogni secondo. In alcune stradine si poteva addirittura respirare.



Comunque sia, Lucca diventa ogni anno che passa più folle di quanto ricordassi e questo contribuisce ad aumentare il mio amore in maniera smisurata. Io che non sopporto la marea di persone, le file interminabili, il casino perenne e i panini che costano un occhio della testa mi sorprendo continuamente a volerci disperatamente tornare ogni volta che arriva la fine e le mura si chiudono.
Ho portato il braccialetto per circa un giorno prima che mi obbligassero a toglierlo.

Ripongo in esso la mia fede.
So che non ho postato sul blog nessun post pre-partenza, ma sono stata sommersa da circa diecimila tipi diversi di impegni e tutti in una volta. Ho passato cinque giorni a retinare e a preparare il book da portare alle case editrici, con la complicità dei driver malfunzionanti del mio pc e dell'inettitudine della copisteria che si sono divertite a mettermi i bastoni fra le ruote.
Senza neanche essermi ripresa dalla faticaccia, sono partita giovedì mattina verso i lidi lucchesi e venerdì ho ufficialmente inaugurato il giro alla fiera di quest'anno.
Ho camminato, spinto, comprato fumetti, arrancato, sudato ed elemosinato ramen a ripetizione, seguendo il programma ormai consolidato da diverso tempo. I cosplayer mi sono sembrati di meno e di conseguenza nelle strade c'erano meno ingorghi, tranne che per alcuni luoghi ormai consacrati alla marmaglia che sono l'entrata del Games e la salita in direzione del palco.
Stava procedendo tutto bene, era un bellissimo Lucca, ma poi è successo qualcosa che lo ha fatto diventare meraviglioso a livelli spropositati: la sera di venerdì torno al mio alloggio, coi piedi distrutti e un picchio che mi batte sulla parte destra del cervello, quando una mia cara amica mi abbraccia improvvisamente e grida "Hai vinto, hai vinto!"
"Ho vinto cosa, un pediluvio?" penso lì per lì, accecata dal dolore ai talloni. Ma era anche meglio: il Bakuman Contest era finito, la Planet lo aveva annunciato sulla pagina FB e io avevo vinto.
"Chi? Cosa? Io? Ma siete seri?" ho continuato a pensare... poi ho realizzato che in effetti nessuno si era preso la briga di dirmelo prima. O meglio, qualcuno alla fine lo aveva fatto via e-mail, ma essendo io munita di cellulare giurassico non avevo la possibilità di accedere ad ogni ora del giorno ad Internet e quindi ne ero all'oscuro.

In ogni caso la mail era stata mandata verso circa le sette di sera di venerdì e l'incontro ci sarebbe stato il giorno dopo alle 2 del pomeriggio. 
L'emozione è stata talmente forte che da una parte ero incazzata come una biscia per via del ritardo (ero partita per Lucca ormai rassegnata, non credevo certo che avrebbero aspettato l'ultimo minuto per avvisare), dall'altra ho subito rischiato l'infarto quando sono riuscita a realizzare che il giorno dopo avrei davvero potuto incontrare Takeshi Obata.
Ringrazio veramente chiunque sia stato coinvolto nella scelta del mio lavoro come opera vincitrice.   Ho fatto quello che ho potuto, ho lavorato sodo e raccontato ciò che umilmente io ritenevo valido, spinta dalla voglia irrefrenabile di poter sottoporre i miei disegni ad uno dei miei artisti preferiti di sempre. E sono stata ripagata :)
L'incontro è stato surreale, ho quasi avuto paura in certi momenti, come se stessi affrontando di nuovo l'esame di Stato al liceo. Obata è un tipo inquietante, ma quando sorride riesce quasi a diventare una persona normale. Il suo editor Kengo Monji era giovanissimo, simpatico e competente nel suo lavoro (basti pensare che nonostante l'età fa già da editor ad uno degli autori più importanti del momento) e la signorina Midori Yamane, che faceva da traduttrice, è stata gentilissima e mi ha dato a sua volta dei consigli preziosi.

Avevo preparato tutta una serie di domande da poter fare, ma ovviamente una volta seduta davanti a loro la mia mente di è svuotata più velocemente di uno scolapasta.
Avevo la loquacità e la prestanza fisica di un'acciuga impanata, ma qualcosina sono riuscita a dire. Ho spiegato un po' il mio lavoro e ho ascoltato attentamente i loro commenti. Mi ha fatto piacere che abbiano notato alcuni elementi che avevo inserito nella storia di proposito e sono stata contenta che gli siano piaciuti.

E' stato bellissimo, istruttivo e non lo dimenticherò mai.
Sono anche riuscita a mormorare un "arigatou gozaimasu", così alla svelta, quando Obata mi ha stretto la mano e consegnato l'autografo. In quel momento credo di aver fatto una delle mie più belle figure di cacca, ma lui mi ha comunque risposto "subarashii" e ha sorriso di nuovo, spazzando via quella patina di oscurità che aveva perennemente sul viso.

Non ripeterò che sono stata felicissima; sì, ok, ero felicissima, ma proprio tanto, tanto...va bene, la smetto.
Se volete leggere la storia con cui ho partecipato, ho appena caricato le tavole su Deviantart.

Cliccami
Se volete scrivere commenti o impressioni, sono tutti ben accetti :)

Per questo post-Lucca (ah, la battutona) la vincita del concorso è stato sicuramente l'evento più importante, ma sono riuscita a fare anche altre cose altrettanto belle come riuscire ad avere un'autografo di Barbara Canepa sul suo nuovissimo volume, in collaborazione con Anna Merli, "END".


Ed è stata davvero un'impresa, attenzione, perché la cara Barbara, con tutto il bene che le voglio, è più lenta di me a disegnare. Un'ora e mezza di fila con neanche venti persone presenti che aspettavano. Un record di lentezza!
Anna Merli, d'altro canto, era velocissima e veramente talentuosa. E' stata una piacevole sorpresa, perché la conoscevo poco, ma dopo questa esperienza mi informerò sicuramente meglio sui suoi lavori.

Una nota dolente, invece, è il fatto che io non sia riuscita a presentare il book alle case editrici, nonostante tutta la fatica che avevo fatto per prepararlo. Il caso ha voluto che l'incontro programmato con l'editore fosse esattamente nello stesso orario di quello di Obata. Volevo tentare un cliffhanger e consegnarlo lo stesso, cercando di non pensare a come avrei potuto fare per essere in due posti contemporaneamente, ma il destino non ha voluto neanche quello.
Che l'organizzazione di Lucca cambi come le pare è una cosa risaputa, così è successo che l'orario di consegna del book fosse stato chiuso ben un'ora prima di come era stato prefissato e io sono rimasta bellamente fregata.
Comunque sia ho preferito incontrare Obata e magari in futuro mi preparerò meglio per propormi seriamente alle case editrici. Intanto continuo a disegnare: proprio dopo questa soddisfazione, ne ho ancora più voglia!

Ci rivediamo presto *intanto balla*

5 commenti:

  1. Ci sono due premi che ti aspettano sul mio blog ^^!!!

    RispondiElimina
  2. CIAO!
    ho aperto un blog dove poter discutere in sieme di argomenti come anime, manga, videogiochi e quant'altro, se ti può interessare facci un salto ok?^^
    http://shadeswebspace.blogspot.it/

    perdona lo spam >.<

    RispondiElimina